La storia di Whang-Od, l’ultima tatuatrice kalinga.
Whang-Od ha 93 anni, vive tuttora (garantisco fino a Gennaio 2015) nel villaggio di Buscalan, sulla Cordillera, e ha imparato a tatuare da suo padre.
Quello dei Kalinga è per tradizione un popolo di guerrieri feroci, con una cultura che affonda le sue radici nell’animismo, e dove il tatuaggio (batok) ha sempre rappresentato un modo per comunicare e diffondere i valori all’interno della società: si trattava di uno dei riti di passaggio più importanti, simbolo di crescita, prova dell’opera degli spiriti sul corpo di chi lo riceveva.
Per le donne, in particolare, il tatuaggio segnava il passaggio alla fase matura, ma era anche un modo per propiziare la fertilità, oltre che un motivo di vanto, o una decorazione: non è raro trovare rappresentazioni di gioielli, soprattutto di bracciali e collane.