10 cose che (forse) non sai sui tatuaggi
10 cose che non sai sui tatuaggi
Quante volte viene punta la pelle durante un tatuaggio? Quante persone al mondo ne hanno uno? Che significato hanno quelli dei marinai? E soprattutto, è vero che i tatuaggi possono essere tossici? Se stavi pensando di farti “marchiare” prima leggi qui…
1) La parola tatuaggio viene dal polinesiano tatau, che vuol dire “incidere, decorare”. Si calcola che durante un tatuaggio la pelle venga punta tra le 50 e le 3000 volte al minuto, a seconda che sia fatto a mano o con l’apposita macchinetta.
2) Le statistiche dicono che il 15% degli adulti e il 30% dei più giovani hanno un tatuaggio (fonte: società europea di Dermatologia e Venereologia, Eadv). Negli Usa le percentuali salgono: 4 adulti su 10 ne hanno almeno uno. E nel 2012 il numero di donne che si è fatta tatuare ha superato quello degli uomini.
3) E c’è anche chi lo fa per soldi, come Kimberly Smith che nel 2005 si è fatta imprimere in fronte il nome di un casinò online per poter pagare, dice, la scuola dei figli. È stata lei a lanciare la moda dei tatuaggi pubblicitari.
4) Tra le leggi meno rispettate d’America c’è sicuramente quella che proibiva i tatuaggi a New York dal 1961 al 1997. A proposito di New York, il tizio in foto si chiama Scott Campbell, è newyorkese, e per un tatuaggio prende mille dollari l’ora. I suoi clienti sono soprattutto vip (come Sting e Courtney Love).
5) Da Winston Churchill a Franklyn Delano Roosvelt, fino a George Shultz, potente segretario di stato durante la presidenza Reagan, molti uomini di stato che andavano fieri del proprio tatuaggio. Quello di Churchill per esempio era un’ancora.
6) I tatuaggi dei marinai hanno un preciso significa: chi ha un un dragone per esempio vuol dire che è stato in Cina. Se fosse una tartaruga invece avrebbe varcato l’equatore. Anche Popeye, da buon marinaio ha il suo: un’ancora tatuata sull’avambraccio (come Churchill).

9) Se avete intenzione di farvi un tatuaggio, rivolgetevi a un tatuatore serio e scrupoloso. Uno studio dell’Università di Regensburg, in Germania ha rivelato che tra i 14 pigmenti di nero più usati ce ne sono alcuni tossici, in grado di danneggiare le cellule8) Anche la mummia Oetzi (uomo del Similaun), ritrovata nel 1991, era tatuata: ma più che una funzione decorativa, per gli studiosi, i segni trovati sul suo corpo erano dovuti ad alcune terapie “mediche” che aveva subìto.
10) Secondo l’Eadv, il 30 % di chi ha un tatuaggio medita di eliminarlo. Ma è un’operazione dolorosa che si fa con uno speciale laser (Q-switched) e che non garantisce gli stessi risultati su tutti i colori: blu e nero sono più facili da trattare, mentre rosso, verde, giallo e bianco meno. E spesso rimane un “ghost”, il fantasma del tatuaggio cancellato, visibile sottopelle.
(Fonte: Focus.it)